Tradizioni

Da Modugno derivano gli influssi dialettali che hanno reso il dialetto palesino unico
senza influenze da parte del dialetto della vicina Bari. Le influenze e sfumature del
dialetto bitontino emergono prevalentemente nella popolazione dedita
all’agricoltura. Sempre da Modugno provengono gran parte delle tradizioni di
matrice prevalentemente religiosa: l’attenzione alla festività di san Giuseppe con i
falò accesi in serata (vi è una cappella dedicata al Custode della chiesa universale e
padre putativo di Gesù contigua a Palazzo Capitaneo, un tempo dimora dei Pascale) ;
la forte devozione a Maria Addolorata con una della processioni più partecipate e
sentite nell’anno il venerdì che precede la Domenica delle palme in cui i fedeli
portano per le vie principali una immagine splendida donata dalla nobildonna
modugnese Maria Cesarea Majorano nel 1869; la stessa processione dei Misteri
presenta caratteristiche simili alla processione modugnese con ben venti gruppi
statuari di cartapesta, gesso e legno di fattura pregiata provenienti dalle botteghe di
maestri del calibro di Bruno, Bovellacci e Melecore. Infine la devozione all’Arcangelo
Michele. Un tempo Palese per la posizione geografica rappresentava un crocevia ,
un punto di incontro per le compagnie provenienti da Bitonto e da Modugno che
radunatesi nel territorio palesino partivano insieme alla volta di Monte Sant’Angelo
a piedi, in bicicletta e con carri trainati da cavalli. Non è da escludere che ciò abbia
contribuito alla dedicazione del primo luogo di culto della borgata all’Arcangelo
Michele, molto venerato specie dalla gente del mondo contadino. Il territorio
conosce anche una forte devozione a Santa Cecilia (come Modugno) specie nella
zona del rione Zanchi, sulla antica via per Modugno, culto nato nella cappella di Villa
Zanchi dedicata alla Beata Vergine del Rosario. San Rocco (Patrono di Modugno) è
venerato particolarmente nella zona denominata Macchie nella chiesa dedicata al
Sacro Cuore. Dagli anni 60 il borgo marinaro venera la Vergine Stella Maris.